Che differenza c’è tra plastica e bioplastica?

La plastica tradizionale, utilizzata fino a pochi anni fa per produrre gli shopper, è un materiale organico di origine fossile e pertanto un derivato dal petrolio per più del 95%, mentre la Bioplastica  è un materiale organico derivato da fonte rinnovabile come amido di mais, fecola di patate o altri prodotti di origine vegetale.

Mentre i materiali plastici sono definiti biofobici, ovvero materiali nuovi per il mondo naturale per cui non esistono microrganismi in grado di aggredirlo, potendo così resistere nell’ambiente per migliaia di anni accumulandosi, le Bioplastiche ottenute da fonte rinnovabile hanno invece una struttura chimica che le rende aggredibili dai microrganismi e quindi smaltibili facilmente nelle giuste condizioni.

A differenza delle plastiche tradizionali come ad esempio il polietilene, il polipropilene e il pet, le Bioplastiche sono biodegradabili e compostabili, ciò significa che in ambienti particolari con una determinata aerobicità e temperatura il materiale si disgrega e degrada in piccolissime frazioni per poi essere bioassimilato dai microrganismi in tempi ben determinati.
Lavorazione Plastica nel processo produttivo utilizza esclusivamente Bioplastica in Mater-Bi® di Novamont con licenza n.23, ed è certificata a norma UNI EN 13432 presso l’Ente di Certificazione Vinçotte e riconosciuta con il marchio OKCompost n.S131

Gli shopper, buste e sacchi realizzati da Lavorazione Plastica in materie compostabili e biodegradabili, se conferite nella raccolta della frazione umida diventano fertile e utile compost, non danneggiano l’ambiente e diventano parte di un ciclo naturale che inizia da risorse naturali e si conclude ritornando ad essere fertile compost.

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